Il prossimo giovedì 8 ottobre i riders tornano a fermarsi, in Italia e in più di dodici paesi fra quattro diversi continenti, mobilitandosi contro le condizioni insostenibili e precarie che le piattaforme digitali impongono ai loro lavoratori. Una precarietà fatta di paga a cottimo, contratti da collaboratore, sistemi di rating per la distribuzione del monte orario settimanale e nessun diritto pensionistico. La pandemia in corso non ha fatto che peggiorare le nostre condizioni, nonostante le aziende abbiano aumentato i loro profitti durante le fasi più critiche del lockdown. Le stesse che si sono rifiutate di fornire mascherine e materiale sanitario per lavorare in sicurezza, e che hanno potuto contare su un servizio (inquadrato come ''essenziale'') quasi a costo zero, grazie a una moltitudine di riders assunti senza un contratto di lavoro degno e pagati a cottimo.

L'otto ottobre protesteremo anche e soprattutto contro il recente accordo firmato da Assodelivery, che riunisce Glovo, Deliveroo, Just Eat e Uber Eats, e Anar-Ugl (un'associazione "finta" creata dalle stesse aziende e un sindacato servile che non rappresenta minimamente il nostro settore), il cui unico scopo è ignorare i diritti garantiti da leggi sul lavoro e sentenze di tribunale. Questo nuovo accordo dovrebbe entrare in vigore a partire da novembre, introducendo una nuova tariffa oraria basata sul tempo stimato per ogni consegna anziché su quello di lavoro effettivo (quindi senza contare l'attesa tra una consegna e l'altra e i ritardi dovuti a imprevisti), con il risultato che i guadagni giornalieri saranno drasticamente ridotti e nessuna nuova tutela o garanzia sarà introdotta.
Il tempo stringe, è necessario mobilitarsi ora e per tutto l'autunno per opporsi a un accordo truffa nato col solo obiettivo di tutelare i profitti delle aziende anziché i diritti dei riders. Pretendiamo un contratto di lavoro vero (necessario a molti di noi anche per il rinnovo del permesso di soggiorno), paga oraria garantita, l'abolizione del cottimo e del rating e l'applicazione del Contratto Collettivo della logistica.
Dall'Asia, passando per l'Europa fino in Sudamerica, alziamo la testa contro l'iper-sfruttamento delle piattaforme.
Lottiamo come tante dita che si chiudono nello stesso pugno!
Appuntamento per Giovedì 8 Ottobre, Ore 18.00, Piazza del Nettuno.
Non per Noi ma per Tutt*
Riders Union Bologna
Leggi anche ►I riders latinoamericani lanciano lo sciopero globale, di Paolo Marinaro, 28 Agosto 2020
Clicca sull'immagine

Scarica il pdf
