Alle porte dell’Europa ricca, principalmente in Grecia, sono oltre 50.000 i rifugiati arenati ("stranded") in seguito alla chiusura della “rotta balcanica” l‘8 marzo. 12 000 di loro stanno crepando a fuoco lento nel campo di Idomeni, alla frontiera con l’ex repubblica iugoslava di Macedonia, aspettando l'attuazione dell’accordo della vergogna tra l’UE e la Turchia. Disegnatori provenienti da tutto il mondo hanno rappresentato questa tragedia in immagini. Eccovi le immagini scelte da Tlaxcala.



Il poker bugiardo tra l’UE e la Turchia, anonimo greco

La grande rivendita di fabbrica, di markus-grolik, Germania

Qui finisce l’Europa, di Kostas Koufogiorgos, Germania

Idomeni: madre con bambino e filo spinato, secondo Matisse, di Kamagurka & Herr Seele, Humo, Belgio

Riflesso nell’acqua, di Paolo Lombardi, Italia

La risposta di Kate Evans, GB, agli avvenimenti a #Idomeni e nella giungla di #CalaisJungle:
"“Non utilizzate lacrimogeni contro gente che già sta piangendo” "

Il gioco della selezione a Idomeni, di Ramses Morales Izquierdo, Cuba

Marian Kamensky, Austria

Una culla di filo spinato: un bambino è nato ad Idomeni, , di Marco De Angelis, Italia
Venite a Idomeni, vivere come 100 000 anni fa!, di Schwarwel, Germania
Le prime vittime da deplorare: “valori europei” e “umanità;", di Kostas Koufogiorgos, Germania
Al di là di Idomeni, la crisi dei rifugiati ispira numerosi disegnatori
L'ultima parola a Signe Wilkinson e Darrin Bell, USA:

"“Ma qualcuno ha pensato a spegnere il fuoco?”"

E se il “problema” del flusso dei rifugiati fosse la “soluzione” al declino demografico europeo?